Indigeni Maya vincono battaglia legale contro OGM in Messico
Pubblicato il 3 Aprile 2014 su http://naturalhealthwarriors.com/indigenous-mayans-win-huge-battle-to-ban-gmo-soy-beans-in-mexico/#sthash.l1BbdMT9.dpuf
Gli indigeni Maya dello stato di Campeche, in Messico, hanno appena vinto una battaglia legale durata due anni contro la multinazionale OGM Monsanto e i suoi semi di soia (detti fagioli suicidi). Un’altra importante vittoria di questa antica e saggia cultura contro i monopolisti biotecnologici globali, dopo quella che ha portato alla proibizione della coltivazione di mais geneticamente modificato in Messico.
La Corte del Secondo Distretto ha deliberato a favore di tre comunità Maya di Hopelchén, che avevano avuto l’ardire di portare davanti al giudice il Ministero dell’Agricultura (Sagarpa) e il Segretariato per l’Ambiente e le Risorse Naturali (SEMARNAT).
Il 24 maggio si terrà la prossima March Against Monsanto: http://bit.ly/1gCpTgf
Sulla base della sentenza emessa, il Ministero deve ora prendere le misure necessarie per impedire che semi di soia geneticamente modificati siano piantati nelle comunità di Pachen and Cancabchen, nel territorio di Hopelchén. Soltanto due anni fa, fu lo stesso ministero a permettere che Monsanto piantasse nella regione i semi di soia RoundUp Ready, geneticamente modificati – infettando più di 253.000 ettari con semi suicidi che provocano infertilità umana e avvelenano l’ambiente.
In sette municipalità a Monsanto era stata data l’autorizzazione a piantare semi GM: Campeche (capitale dell’omonimo stato), Hopelchén, Tenabo, Calkiní, Escárcega, Carmen e Palisade.
In alcuni di questi luoghi, le autorità locali non avevano gradito che il governo federale avesse dato a Monsanto detta autorizzazione, e hanno deciso di opporvisi. Gli apicoltori di Campeche erano particolarmente ostili, dal momento che in questi anni hanno potuto sperimentare direttamente l’impatto negativo dei semi GM sull’allevamento delle api nella loro regione. Hanno definito l’attività della Monsanto come ‘inquinamento della produzione,’ che ha avuto come risultato perdita di reddito e chiusura dei mercati internazionali agli allevatori locali di api.
(Nota del Traduttore: lo stato di Campeche è stato scorporato soltanto in epoca recente dallo Yucatan, di cui prima faceva parte. Lo Yucatan è famoso nel mondo intero per la qualità del suo miele e per l’apicoltura, che risale ai tempi dei Maya. È da qui, realmente, che ha avuto origine l’ormai arcinota “Ape Maya”)
Dopo due anni di dispute, in cui gli allevatori locali hanno sostenuto che piantare semi GM è incompatibile con le pratiche tradizionali dell’apicoltura, nonché in aperta violazione del diritto irrinunciabile ad avere un ambiente salubre – sottolineando che l’aumento dell’uso di erbicidi e la deforestazione sono chiaramente connessi all’introduzione di organismi geneticamente modificati – i Maya alla fine hanno vinto. Queste piccole comunità indigene hanno combattuto contro una multinazionale multimiliardaria delle biotecnologie e altri giganti dell’agrochimica ... e hanno vinto!
Che siano di esempio per tutti noi!
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