Nel decimo anniversario del passaggio interdimensionale di Valum Votan, pubblichiamo un brano tratto da
The Uninscribed - Iniziazione nel Cuore del Tempo di Stephanie South
Una Storia d’Amore Multidimensionale
Finché ci sarà anche un solo mago nella più remota postazione stellare della galassia,
sarò ancora invocato e ricordato con il nome di Memnosis: Oracolo di Ciò Che Non Muore
—José Argüelles, The Arcturus Probe
Tutto ciò che nasce dal sesso, muore. Solo per poi rinascere in un’altra forma. Questo è il mistero della vita e della morte.
Era un nebbioso mattino d’autunno nel sud Australia quando Memnosis, l’Oracolo di Ciò Che Non Muore, è venuto a prendere José Argüelles/Valum Votan, il 23 marzo 2011, Luna Spettrale Rossa. Non ero preparata per la sua improvvisa scomparsa dal pianeta.
Dopo soltanto due settimane di malattia, se n’era andato. In quei giorni finali ero in uno spazio alterato. Di sicuro tutto questo dev’essere un sogno. Mi sentivo come se stessi guardando un film ma quella realtà esisteva altrove.
Mi aveva detto, “Non ti preoccupare, sono stato sereno durante questa cosa”. Diceva che si era preparato a quel momento per tutta la vita. Avevo preso appunti nei suoi ultimi tre giorni di vita, in cui la sua voce era ridotta ad un sussurro, ma la sua mente era più acuta che mai. Disse di non cercare di spiegarlo, che “quando è il tuo momento, è il tuo momento”.
Due settimane prima eravamo andati a fare un’escursione di tre ore: era vigoroso e pieno di energia. Si era tolto la maglietta mentre eravamo fuori, vicino al nostro stagno col fiore di loto. Era meravigliato dalle proprietà rigenerative e guaritrici della luce solare.
Nelle Lune precedenti alla sua morte c’erano stati tre incidenti. Il primo è successo 62 giorni prima, mentre eravamo in un negozio di generi alimentari a Castlemaine. Mentre facevamo la spesa, mi disse che si sentiva come se qualcuno lo stesse tirando fuori dal suo corpo. Gli consigliai di tornare a sedersi in macchina e che avrei finito io di fare le compere. Quando tornai alla macchina la sensazione era aumentata, e disse che gli stava costando grande sforzo rimanere nel suo corpo. Quello stesso giorno, più tardi, mentre tornavamo a casa, vedemmo quella che sembrava una specie di “Nave” nel cielo. Ne rimase affascinato e ne fece un disegno sul suo diario.
Il secondo episodio successe il giorno di Natale, Drago Magnetico Rosso. Eravamo nella sala in cui dipingevamo, quando è entrato un uccello ed è andato a sbattere sul muro. Votan lo prese per soccorrerlo, ma morì tra le sue mani. Era un presagio, anche lui se ne andò tre Lune dopo.
Il terzo episodio successe qualche settimana più tardi. Era una bellissima giornata di sole, non c’era neanche una nuvola in cielo. Eravamo fuori a dipingere; sono entrata in casa a prendere dei tovaglioli di carta e l’ho sentito urlare. Si era chiuso il dito medio della mano destra nella porta metallica dello studio e si era procurato un brutto taglio. C’era un sacco di sangue, è quasi svenuto – non sopportava la vista del sangue. Avrebbe avuto bisogno di qualche punto di sutura, ma non volle andare dal dottore. Feci del mio meglio per curare la ferita perché non si infettasse. Gli faceva molto male e non poteva suonare il flauto. Per fortuna, essendo mancino, poteva ancora scrivere sul suo diario e fare il suo lavoro coi codici.
Ritorno alle stelle
Il 20 marzo 2011, Allacciatore dei Mondi Galattico Bianco, l’hanno portato in ospedale perché era diventato debole molto rapidamente. A mezzanotte è stato ricoverato nel reparto di chirurgia. Sono rimasta tutta la notte in sala d’attesa, leggendo diversi testi.
Quando si svegliò era coerente e di buon umore. Disse: “Ok, sono pronto per la mia prossima avventura”. I medici mi informarono che gli rimanevano pochi giorni di vita a causa della peritonite.
In quegli ultimi tre giorni, Chiesi a Votan le istruzioni finali. Mi disse cosa dare a chi (anche se non aveva molto). Mi lasciò la responsabilità della Fondazione per la Legge del Tempo, che all’epoca era coperta di debiti, e tutti i suoi averi, i più preziosi dei quali erano i suoi diari.
Gli chiesi se dovevo rimanere in Australia, mi disse solo: “Va’ dove sei chiamata”. Bisbigliò: “Ti ho dato tutto. Saprai cosa fare.” È vero che mi aveva trasmesso gli insegnamenti interiori, tuttavia mi sentivo profondamente impreparata in senso terreno. Gli chiesi se aveva delle ultime parole, rispose: “Ama tutti. Non odiare nessuno. Tutto è perfetto.”
Aggiunse di non dimenticare che è tutto uno “scherzo cosmico”. Confortandomi con le sue parole, affermò che poteva essere di grande aiuto dall’altro lato e promise di assistermi per il Volume VII delle Cronache di Storia Cosmica, Il Libro del Cubo, che non avevamo ancora iniziato.
Tre settimane prima di ammalarsi mi dette un ultimo insegnamento spontaneo intitolato “Insegnamenti del Cielo Cosmico”, che alla fine ho incluso nelle Cronache di Storia Cosmica, Volume VII, Libro del Cubo, anche se inizialmente non era previsto.
La base di questo insegnamento può essere riassunta in questa trasmissione: gli Insegnamenti del Cielo Cosmico sono l’essenza di tutti gli insegnamenti spirituali o religiosi conosciuti, che sono stati conosciuti e che saranno conosciuti, e li comprendono tutti.
All’interno del cosmo, ogni livello di realtà è presente simultaneamente. In ogni dato momento, l’universo è completamente unificato da quel momento. Tutte le Religioni sono funzioni di diversi punti focali di energia diretti verso il Pianeta in tempi diversi per popoli diversi. Tutte le vere religioni fluiscono in una corrente di spiritualità universale e sono comprese nel cielo cosmico.
Tutte le religioni offrono all’umanità un tipo di impalcatura o veicolo per passare ad un livello superiore e arrivare a vedere l’unità universale. Messaggeri spirituali, profeti e saggi di tutte le fedi rappresentano un unico arazzo del vasto sistema interplanetario interconnesso.
Gli Insegnamenti del Cielo Cosmico sono gli insegnamenti dell’unità della mente cosmica. La mente cosmica è il dispiegarsi o lo svilupparsi in quattro dimensioni-chiave: la dimensione della mente, la dimensione dello spazio, la dimensione del tempo e la dimensione del numero.
Votan ed io fummo riportati a casa in un’ambulanza la sera del 22 marzo 2011, kin 88, Stella Planetaria Gialla. Voleva morire nel suo letto. Arrivati a casa, accesi delle candele e gli parlai, nella speranza di confortarlo un po’. Rimasi sveglia quasi tutta la notte, abbracciata al suo corpo che sarebbe stato presto privo di vita. Esalò il suo ultimo respiro alle 6,20 del mattino del 23 marzo 2011, Luna Spettrale Rossa.
Ma prima di farlo alzò il braccio e disegnò elegantemente la figura di un otto con la mano. Poi abbassò il braccio, ma solo per rialzarlo e rifarlo. Era un’indicazione dell’infinito? Dello Zuvuya?
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