IL BUON VIVERE E I DIRITTI DI MADRE TERRA
di Alberto Ruz Buenfil
La storia dell’umanità è segnata da lotte continue per i diritti a una vita libera e
giusta, fraterna, con equità sociale, di genere, di razze, di età, basata sulla
reciprocità; una vita sana, generosa, comunitaria, rispettosa e in armonia con i cicli
della Natura e il Cosmo, poiché questi sono i regolatori delle stagioni che ci
permettono di continuare ad esistere, a noi come specie e a tutte le altre specie che
condividono con noi questa stessa Madre in comune, la Madre Terra.
Queste lotte sono state causate, si devono e probabilmente si dovranno sempre a
quello che potrebbe riassumersi nella contraddizione tra coloro che propongono un
modello di “Buon Vivere”, e coloro che detengono il potere di mantenere uno status
quo basato sulla dominazione, l’ingiustizia razziale, sessuale, generazionale e
sociale, l’individualismo e la concorrenza, lo sfruttamento, sia della Natura come
degli altri esseri umani, e l’ignoranza e il disprezzo per tutte le forme di vita non
umane e i cicli della vita. In poche parole, tra una visione antropocentrica e una
visione biocentrica dell’esistenza.
Le lotte per l’abolizione della schiavitù durarono secoli della nostra storia, lo stesso
le lotte dei movimenti di liberazione nazionale per finire con il colonialismo, le lotte
per ripristinare una equità di genere che permetta alle donne di avere gli stessi
diritti degli uomini, le lotte per i diritti civili per ottenere abolire il razzismo, le lotte
sociali ed economiche per una migliore distribuzione delle ricchezze, i diritti
generazionali, e più recentemente le lotte per i diritti culturali, di preferenza
sessuale, i diritti dei popoli indigeni, per la casa, il lavoro, la terza età e molti altri.
Ma è stato solo nell’anno 1948 che i governi di tutto il mondo hanno adottato una
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, come risultato di secoli di lotte sociali
per raggiungere ciascuno di quei diritti. Eppure, in questo lungo e doloroso
processo, l’umanità si è dimenticata che gli esseri umani sono solo una specie, che
dipende per sopravvivere integralmente dal resto degli elementi, i micro ecosistemi
della Natura e i macro ecosistemi del Cosmo.
Tuttavia, a partire dal XX secolo cominciarono ad apparire qua e là i primi difensori
degli animali, dei fiumi, dei mari, dei boschi, delle montagne, delle sementi native,
dei territori naturali e i luoghi sacri , della biodiversità, delle energie non inquinanti
o pericolose come quelle nucleari, e che parallelamente cominciarono a creare spazi
di protezione, di resilienza, di sostenibilità, implementando nuove ecotecniche,
imparando e riprendendo le forme di produzione, di presa di decisioni, d’istruzione
e sanità così come le pratiche spirituali delle culture originali ed emergenti,
cercando di ristabilire un rapporto armonioso con la Madre Terra e i suoi cicli vitali.
Oggi questo processo ci sta portando a capire che senza una legislazione che prenda
in considerazione i Diritti della Natura, la nostra stessa sopravvivenza come specie è
in pericolo di estinzione, ed è per questo che stiamo seguendo l’esempio dei popoli
andini, specialmente in Ecuador e Bolivia, e ora anche a Città del Messico, che
stanno tracciando le linee-guida per riprendere i principi del Buon Vivere, o Sumak
Kawsay, e aggiornarli al complesso mondo moderno in cui viviamo per modificare
il modello di “sviluppo cieco” e di “progresso illimitato” che sta uccidendo tutti gli
elementi naturali e la biodiversità culturale, per poter pensare di lasciare una strada
possibile alle generazioni future.
È per questo che invitiamo tutti gli ambientalisti, ecologisti, artivisti e difensori
della natura, gli abitanti degli ecovillaggi, permacultori, bioregionalisti,
ecofemministe, eco roulottisti, scienziati, politici e imprenditori con coscienza, le
comunità tradizionali e le comunità ed ecovillaggi in transizione a riflettere
profondamente su questo argomento, e ad unirsi alle campagne e iniziative locali,
nazionali e globali, e ad unirsi a noi tutti, che in questo momento stiamo
combattendo per una Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra.
Cercaci, unisciti, gestisci e crea localmente le tue azioni e le tue campagne.
Per Tutte le Nostre Relazioni.
Alberto Ruz Buenfil
Ecovillaggio Huehuecoyotl
Messico
15 agosto 2015
|